Come possiamo apprezzare dalla mappa evidenziata in figura, il mese di maggio ha proposto fino ad ora (due decadi su tre) una linea climatica che sull’Italia si è mostrata in controtendenza rispetto ai diversi mesi che l’hanno preceduto. Una fortuita concomitanza di fattori e coincidenze ha permesso infatti alle temperature di mantenersi attorno ai valori medi del periodo anzi, in diversi casi, addirittura inferiori, seppur di poco. Questa linea climatica ha interessato anche diversi Paesi europei, attraversati di frequente da aree di bassa pressione derivate dalla circolazione polare.
Purtroppo, considerato il trend complessivo delle temperature a livello generale, tengo a farvi notare proprio che tale evenienze possono avvenire ormai quasi esclusivamente per fortuita coincidenza di diversi fattori, dunque dobbiamo imparare a collocare correttamente le vicende climatiche contingenti e considerare pertanto tutto questo fresco come una parentesi e non come nuova impostazione.
Intanto però il mese di maggio è quasi andato e ci si domanda se effettivamente riuscirà a distinguersi e a collocarsi in Italia come mese sotto media termica, evento che manca ormai da diversi anni.
Ma ora guardando avanti, esaminando in particolare i prodotti d’ensemble, quelli che si adoperano per mettere a punto la possibile linea di tendenza a media scadenza (figura qui a fianco), si inizia a delineare l’andamento possibile delle temperature sull’Italia che negli ultimissimi giorni di maggio potrebbe tornare al di sopra della norma per la terza decade di maggio. In realtà lo spread tra gli scenari estremi risulta ancora decisamente “aperto” e pertanto non ancora quantificabile, tuttavia per ora basti tenere presente quello che emerge dall’analisi media degli scenari, che appunto ci propone una fase più calda per fine mese.
Torneremo naturalmente su questo importante argomento quando tratteremo in via esaustiva la possibile evoluzione degli esordi di giugno, esordi dell’estate meteorologica e dei timori di tutti coloro ( e sono tanti), che giustamente si preoccupano per le sorti della prossima stagione calda.
Luca Angelini
Fine maggio e fine anche del FRESCO?
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