Il TEMPO che farà nel lungo weekend di CAPODANNO

suoloGiunti finalmente entro il cono di attendibilità consentito, possiamo ora delineare con sufficiente precisione l’evoluzione del tempo nei prossimi giorni, sino a domenica 3 gennaio.

EVOLUZIONE A SCALA EURO-ATLANTICA: partiamo con uno sguardo a scala sinottica e focus sul comparto euro-mediterraneo. La prima figura ci viene incontro suggerendoci che il campo di analisi al livello del mare sarà interessato da una vasta area depressionaria, particolarmente complessa in Atlantico, entro la quale si inserisce una sequenza di perturbazioni destinata all’Europa e al Mediterraneo.  La saccatura fredda sulla Russia tenderà invee ad allontanarsi.

quotaIl forte contrasto tra il vortice atlantico e il campo anticiclonico subtropicale, ancora attivo al di sotto del 30° parallelo, sarà all’origine di correnti tese da ovest che piloteranno sul nostro continente aria polare marittima di tipo intermedio, non particolarmente fredda (lo vediamo bene dalla seconda carta qui  fianco). Il flusso portante dunque, sceso di latitudine, metterà all’angolo per alcuni giorni le alte pressioni, che comunque rimarranno a vigilare di quinta al di là del Mediterraneo.

EVOLUZIONE A SCALA NAZIONALE: stringendo lo sguardo a livello nazionale, individuiamo la perturbazione n.1, attualmente in transito sulle regioni settentrionali che, muovendosi in campo sfavorevole per la presenza di un campo pressione relativamente alta, andrà in parziale dissoluzione e si limiterà a qualche spruzzata di neve lungo la cresta confinale delle Alpi nella notte di San Silvestro. Modeste, se non del tutto assenti, le conseguenze sulle altre regioni d’Italia.

sabINDICAZIONI PREVISIONALI PER IL WEEKEND: a seguire le ultimi braci dell’anticiclone favoriranno il subentro di ampie schiarite soleggiate nella giornata di Capodanno, ma da ovest si avvicina la perturbazione n.2 che, nel pieno del suo sviluppo, diverrà determinante per il tempo sull’Italia nelle giornate di sabato 2 e domenica 3 gennaio. Al suo arrivo è infatti atteso un generale peggioramento con precipitazioni in rapida estensione dal nord verso centro e  meridione.

 

 

LE QUOTE NEVE: la neve è attesa essenzialmente in montagna: sulle Alpi potrà scendere soprattutto sabato e raggiungere localmente quote modeste, poste sino a 800-1000  metri, oltre alla pedemontana nel Cuneese e ad alcuni fondovalle stretti  Sull’Appennino la situazione sarà un po’ più complessa, stante il colpo di coda della perturbazione nella giornata di domenica. Possiamo sintetizzare come segue: sull’Appennino settentrionale nevicate sabato a partire dai 1.500 metri, ad eccezione del versante piemontese del tratto Ligure, con fiocchi sino a 600-800 metri. Sull’Appennino centrale neve domsopra i 1.600-1.800 metri, a partire dai 1.800-1.900 metri sul tratto campano in serata. Domenica ultime spruzzate al mattino sulle Alpi orientali fino a 800 metri. Neve sul tratto tosco-emiliano fino a 500-600 metri, sull’Appennino centrale tra 600 e 800 metri, su quello meridionale e sulle Isole Maggiori tra 1.400 e 1.600 metri.

Temporaneo miglioramento con aperture del cielo sulle regioni di nord-ovest e sulla Sardegna nel corso di domenica.

PROBABILE TENDENZA PER LUNEDI 4: lunedì ecco subentrare la perturbazione n.3 che dovrebbe seguire una traiettoria simile alla precedente. Nuove precipitazioni in arrivo sull’Italia, anche se i fenomeni potranno risultare più diffusi ed insistenti sulle regioni centro-meridionali.

I venti occidentali, come dicevamo, non apporteranno aria più fredda di quella già arrivata, dunque non sono previste variazioni particolari nel campo delle temperature, se non un lieve e graduale aumento con il passare dei giorni.

Luca Angelini 

 

 

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