La situazione generale alla scala sinottica (continentale) ci permette di evidenziare un canale di bassa pressione disposto lungo i meridiani centrali europei, la cui traslazione verso levante viene per il momento impedita per l’azione di blocco esercitata da due campi di alta pressione: un primo sulla Russia e un secondo sull’Atlantico.
Non potendo andare ne avanti ne indietro, questo rotore depressionario scaricherà pian piano l’aria fresca che contiene sul cuore dell’Europa, inviando un paio di folate anche sull’Italia. La prima, come abbiamo già avuto modo di osservare, era attesa per il pomeriggio-sera di domenica, la seconda per la giornata di martedì 17 maggio.
Nel mezzo condizioni di tempo variabile, che concederà comunque anche ampie schiarite, specialmente nelle ore del mattino, sulle regioni di nord-ovest, su quelle tirreniche e sulle isole Maggiori, salvo poi sfogare qua e là alcuni rovesci anche temporaleschi, specie su nord-est e centro-sud peninsulare. Ma andiamo ad analizzare il dettaglio.
LUNEDI 16 le zone che saranno coinvolte con maggior probabilità da questi acquazzoni pomeridiani saranno quelle alpine e prealpine centro-orientali, il comparto delle Marittime, l’Appennino settentrionale, le zone interne peninsulari del centro e del meridione. Da segnalare che per le regioni settentrionali, questa sarà la giornata più fresca della settimana, con valori un paio di gradi sotto la media della seconda decade di maggio.
MARTEDI 17 l’ultima pulsazione della serie seguirà una traiettoria più meridionale e pertanto il nord dovrebbe cavarsela solo con un po’ di annuvolamenti minacciosi qua e là in montagna, ma senza particolari conseguenze se non a livello locale. Altrove in gran parte soleggiato. Maggior probabilità di temporali pomeridiani è attesa invece su tutto il settore interno peninsulare, a partire dall’Umbria, per finire sulla Calabria.
Ma segnalare infine che per le regioni centro-meridionali peninsulari, questa sarà la giornata più fresca della settimana, con temperature qualche grado al di sotto della media della seconda decade di maggio.
Luca Angelini
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