Prima vera ondata di caldo stagionale confermata. “Non avevamo dubbi”… sembra riecheggiare da dietro lo schermo. Sono i vostri commenti, cari lettori, che ormai avete preso coscienza di quanto la stabilità delle masse d’aria calda possa fare la differenza nel buon esito di una prognosi, esattamente al contrario di quanto avviene durante l’inverno, nel caso di eventuali ondate di freddo, che spesso e volentieri finiscono per sparire nel nulla.
L’impianto sinottico ricalca dunque quanto avevamo anticipato in questo articolo e oggi, la soddisfacente predicibilità che accompagna lo stato dell’arte, ci permette di approfondire ulteriormente e di fare anche qualche passetto più avanti.
Osservate la prima figura in alto: come sempre le vicende del tempo sul nord-est degli States ci fa da guida e ci permette di individuare una prima saccatura puntata sulla Groenlandia, individuata dal numero 1, che pilota aria polare verso le medie latitudini atlantiche, sino ad agganciare il flusso secondario all’altezza delle isole Canarie. La rotazione antioraria impressa dalla risposta calda a valle dell’asse di saccatura, mette in moto una massa di aria nord-africana alla volta del Mediterraneo centrale e dell’Italia con particolare riferimento al nostro centro-sud e con apice tra il 5 e il 7 maggio.
Lungo il bordo che separa l’alta africana con la depressione, che nel frattempo avrà posto i suoi minimi tra Spagna e Regno Unito, scorrerà aria più umida che porterà qualche disturbo al nord, anche associato ad occasionale attività temporalesca, più probabile sulle Alpi e nelle ore pomeridiano-serali. A tal proposito vi invitiamo a porre attenzione al possibile apice della fase temporalesca soprattutto nella sera di martedì 5, dovuta al transito di una perturbazione, staccatasi dal minimo spagnolo.
Mercoledì 6 e giovedì 7 bel tempo ovunque con temperature fino a 35 gradi nelle zone interne delle Isole Maggiori e del sud poi, venerdì 8, possibile transito di un secondo asse di saccatura al nord con tendenza temporalesca da metà giornata, in parziale estensione prima di sera anche alle zone interne del centro. Attenzione, questa evenienza tradisce una manovra importante nel frattempo attuatasi in Atlantico: una nuova saccatura polare punterà l’asse sul Canada, numero 2 nella mappa in alto, richiamando a sè il malloppo depressionario rimasto bloccato sui Paesi occidentali europei, e quindi, anche il promontorio anticiclonico adiacente, che finirà per gettare l’asse tra Marocco e penisola Iberica.
Questo permetterà alle correnti portanti di raggiungere l’Italia dai quadranti di nord-ovestsul finire della settimana, permettendo l’afflusso di aria più fresca e asciutta a garanzia di una provvidenziale uscita di scena del caldo africano sull’Italia.
Luca Angelini
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