Si parte da una mitezza irreale, poi ecco arrivare la sbuffata fredda che vi ho descritto in questo editoriale, quindi l’anticiclone con nuovo sensibile rialzo delle temperature, soprattutto sui monti e sui colli. Insomma il tempo ora è così: o si lascia andare a lunghe settimane senza senso, quasi come se non esistesse, oppure si fionda come un ossesso da un estremo all’altro. Dalla grande pioggia si è arrivati alla grande mitezza, tra lunedì e martedì una bella frustata fredda, quindi di nuovo aria più tiepida e precipitazioni assenti.
Ecco, in breve vi ho sintetizzato senza troppi giri di parole il tempo della settimana che sta per iniziare. Il doppio salto carpiato delle temperature si farà sentire soprattutto sulle regioni settentrionali, anche se il crollo termico delle prossime ore investirà tutta l’Italia. Giù di oltre 10 gradi, passando da 5 gradi sopra la media a 7 gradi sotto (al nord e sulle regioni adriatiche), poi ancora su, questa volta di quasi 15 gradi, partendo da 7 gradi sotto la media per arrivare a 7 gradi sopra.
Vi faccio notare che questi sbalzi saranno meno evidenti sulle regioni tirreniche e sulle Isole Maggiori, con scarti di qualche grado ma senza particolari conseguenze. Inoltre sulle regioni adriatiche, quelle che risentiranno maggiormente del prossimo raffreddamento, il successivo rialzo termico si limiterà a portare le temperature su valori normali per il periodo, così come dovrebbe accadere anche per la pianura Padana, dove le inversioni termiche certamente contribuiranno a preservare per qualche giorno il cuscino freddo così costituito.
Ma non finisce qui.
Sul finire della settimana si potrebbe assistere ad un nuovo raffreddamento, con un meccanismo analogo a quello che avverrà tra lunedì e martedì, ma che ancora naviga in acque poco sicure in termini di affidabilità. Torneremo dunque sull’argomento nel corso dei prossimi giorni.
Luca Angelini
Temperature: doppio salto di oltre 10 gradi in 48 ore