Versante nord delle Alpi: la grande abbuffata

neve oltralpeItalia fanalino di coda? No, in questo caso l’economia non c’entra, bensì la neve. Beh, lo sappiamo tutti come è andato finora l’inverno, tuttavia adesso che il generale ha tutta l’intenzione di riscattarsi, ecco mettersi di mezzo nientemeno che le Alpi. L’imponente catena montuosa, tenterà di resistere all’avanzata dell’aria fredda prendendo su di sè gran parte della massa nevosa che per assurdo, se le Alpi non fossero esistite, avrebbe potuto ricoprire in modo un po’ più diffuso e democratico diverse zone del nostro Paese.

Dimostrazione di questo è scritta nelle cumulate nevose cui si dovranno far carico i Paesi transalpini, Svizzera e Francia in primis.

Pensate che nelle prossime 96 ore potranno cadere fino a 120 cm di neve fresca sui settori esteri delle Graie e delle Pennine e 100 cm sulle Cozie e sulle Lepontine, con particolare rifermento all’Oberland Bernese. Certo non saranno cumulate eccezionali per i luoghi, tuttavia la dama bianca scenderà in abbondanza fin nei rispettivi fondovalle, tentando a più riprese di saltare le linee di cresta ed approdare sulle nostre vallate di confine.

La Valdigne, ma anche le vallate piemontesi al confine con la Francia ne potranno vedere delle belle, anche se nulla sarà da paragonare a quanto avverrà oltralpe. Le nevicate assumeranno carattere di bufera, anche violenta ad alta quota. Discreti gli apporti nevosi attesi lungo il confine retico (alta Lombardia), altoatesino (Alto Adige) e carnico-giuliano (Friuli Venezia Giulia), comunque non superiori ai 40-50 centimetri nelle stesse 96 ore di osservazione. Per di più sul nostro versante, in particolare al nord-est, il limite delle nevicate sarà più oscillante e pertanto le nevicate previste potranno a tratti cessare alle quote medio-basse, alternandosi talora a pause asciutte e talora a qualche intermezzo piovoso.

Luca Angelini

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