
Il riscaldamento globale prosegue senza esclusione di colpi, e questo anche se l’Europa sta attraversando una fase meteorologica fredda. Tutto ciò spiega (se ancora ce ne fosse bisogno…) che tempo e clima viaggiano su due scale diverse: il tempo è quello che fa oggi in Europa (freddo), il clima è il tempo che ha fatto nel mondo negli ultimi 30 anni (sempre più caldo). Tanto per citare alcuni alcuni riferimenti, citiamo l’andamento penoso dei ghiacci polari, sia artici che antartici. In particolare l’estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto il suo valore più basso per gennaio dall’inizio delle rilevazioni satellitari, con un 31% sotto la media.

Secondo il rapporto mensile del Copernicus ECMWF Climate Change Service, l’estensione del ghiaccio marino artico è stata la 3° più bassa per gennaio nel record dei dati satellitari. Inoltre lo scorso mese di gennaio è stato il terzo gennaio più caldo in Europa (dopo le temperature da record a Capodanno). E’ stato anche più caldo della media negli Stati Uniti orientali, Canada e Messico. Gennaio più mite della norma (+2,2°C) anche in Italia. Abbiamo approfondito la questione in questo precedente articolo. Temperature al di sotto della media sono state invece registrate in Siberia, Afghanistan, Pakistan e in Australia. Ovviamente detti Paesi, per quanto appena detto, si trovano in minoranza numerica…
Fonte dati: Copernicus
Luca Angelini
