La variabilità climatica spiegata in un clic

Osservate attentamente la foto allegata questo articolo (grazie a Martina Bonacina): la località è la stessa, il giorno e il mese (febbraio) sono gli stessi, ma esattamente un anno dopo. Quelle che cambiano in modo estremamente vistoso sono le condizioni dell‘innevamento. Siamo sulla vetta della Grigna Meridionale (2.184m) nelle Prealpi Lombarde. La tipica variabilità climatica delle nostre latitudini può dar luogo, da un anno all’altro, a condizioni meteorologiche completamente diverse. Dunque quali sono le condizioni “normali” per quel luogo? Entrambe, pur trovandosi agli estremi opposti, rientrano nella normale variabilità climatica. Ossia nei decenni passati entrambe le situazioni si sono già verificate almeno una volta.

Come facciamo quindi a sostenere che il clima stia cambiando? In questo modo ovviamente non lo possiamo fare. Perché? Perché, ricordiamocelo bene: quello che succede un giorno, un mese un anno infatti non dimostra nulla dal punto di vista climatico. Se però ora andassimo a scovare le foto scattate, per esempio, negli ultimi 3040-50 anni in quello stesso luogo e in quello stesso giorno di febbraio, scopriremmo che, con il passare degli anni, la situazione a destra (senza neve) è diventata sempre più frequente di quella a sinistra (tanta neve). E questa inizia ad essere una prova; ci indica infatti un “trend“, ossia una tendenza chiara e univoca e ci fornisce una dimostrazione, “per quanto “artigianale“, di un clima che sta cambiando con estrema rapidità. E la rapidità come si misura? Sempre con le nostre foto: nell’arco della nostra vita quei cambiamenti non li dovremmo vedere e invece….

Luca Angelini