Coinvolte in parte dall’instabilità anche le regioni centro-meridionali peninsulari, ma veniamo ad una analisi ragionata partendo dal quadro generale.
Prima di tutto dobbiamo osservare che il flusso portante a livello sinottico esce dal Canada separandosi nettamente in due rami: quello principale ondula alle alte latitudini, lambendo il Circolo Polare Artico, quello secondario sprofonda verso le isole Azzorre, va a svilupparsi quindi vistosamente lungo i meridiani andando ad alimentare dapprima un anticiclone proteso verso l’Islanda, poi scende infilandosi nel vortice che insiste sull’Europa centrale. Le due correnti si riuniscono poi a valle, all’altezza del mar Nero, limite di contenimento di tutta la circolazione descritta, la quale rimane pertanto quasi stazionaria.
Ebbene, cosa vuol dire? Sostanzialmente ciò significa che la circolazione di bassa pressione europeo, quella che negli ultimi giorni si sta rendendo responsabile dei temporali sulle regioni del nord Italia, continuerà ad inviare aria instabile sul nostro settentrione, dove pertanto le condizioni atmosferiche si manterranno inaffidabili per l’intero ponte del 2 giugno, fino a sabato 4 giugno compreso, in un contesto climatico fresco e gradevole.
Nel corso del fine settimana infatti, l’azione congiunta tra quest’ultimo vortice e una nuova saccatura in uscita dal nord America, andrà ad indebolire l’anticiclone atlantico, chiudendo l’onda alla radice e conferendo al flusso portante secondario una traiettoria in prevalenza non più meridiana ma più evidentemente occidentale. Questo darà modo all’aria instabile di infiltrarsi a tratti anche sulle nostre regioni centro-meridionali peninsulari, dove da giovedì 2 a sabato 4 giugno, potranno aversi alcune manifestazioni temporalesche, prevalentemente pomeridiane e segnatamente a carico delle zone interne e peninsulari. Escluse dalle precipitazioni le nostre Isole Maggiori, fatta eccezione naturalmente per il passaggio precedente, quello di mercoledì 1 giugno.
Per la giornata di domenica infine, pur con tutte le cautele del caso considerata la distanza temporale, la modellistica numerica sembra proporre un lento rialzo della pressione per il parziale riassorbimento del blocco depressionario da parte del flusso principale in discesa dalle alte latitudini. Questo potrebbe stemperare un po’ l’instabilità convettiva a tutto vantaggio di una giornata festiva un po’ più soleggiata e tranquilla.
Luca Angelini
Ponte del 2 GIUGNO: il tempo rimane inaffidabile al nord
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