
Finché le correnti rimarranno disposte dai quadranti occidentali o nord-occidentali, di acqua sull’Italia ne vedremo sempre ben poca. Questo perché ci sono le Alpi quale imponente baluardo a bloccare l’aria umida oltre confine e quindi relegare le precipitazioni ai versanti esteri. L’irruenza di queste stesse correnti però permetterà alle precipitazioni originatesi per le persistenti condizioni di sbarramento da nord, di venire trasportate dal vento anche sui nostri versanti per alcuni chilometri. Questo consentirà nella giornata di oggi, sabato 25 marzo, di avere precipitazioni su alta Valle d’Aosta, val Formazza, Alpi Retiche, Alto Adige-Sud Tirol, Bellunese e Friuli Venezia Giulia.
Sulle aree menzionate il nostro modello stima fino a domenica sera (36 ore totali) accumuli compresi tra 20 e 50 millimetri di acqua equivalente (neve sopra i 2.000 metri e pioggia in basso). Procedendo oltre sulle nostre regioni settentrionali (centro e sud verranno raggiunti lunedì 27) l’ingresso del fronte freddo previsto per domenica sera si accompagnerà invece a fenomeni più sparsi e distribuiti in forma irregolare, che daranno luogo ad apporti complessivamente più modesti e relegati al resto del Triveneto, ad alcuni settori della Lombardia, dell’Emilia, del Levante ligure e sul nord della Toscana. Da notare le pianure piemontesi ancora a secco.
Luca Angelini
