
Dopo i dati relativi all’andamento dello scorso mese di marzo in Italia, sono pervenuti anche quelli riferiti al comportamento dello stesso mese nel mondo. Il Copernicus Climate Change Service (C3S) , implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con finanziamenti dell’UE ha raccolto per noi queste informazioni che confermano sostanzialmente un andamento climatico volto ad un continuo ed evidente aumento delle temperature medie globali.
TEMPERATURE: il mese appena trascorso infatti si colloca al 2° posto tra i mesi di marzo più caldi dall’inizio delle rilevazioni. Le temperature sono state superiori alla media nell’Europa meridionale e centrale e inferiori alla media nella maggior parte dell’Europa settentrionale. Temperature molto più elevate della media su una vasta fascia che copre il nord-est dell’America settentrionale, il Nord Africa, la Russia sud-occidentale e la maggior parte dell’Asia, dove sono stati stabiliti molti nuovi record di temperature elevate per marzo. Dall’altra parte dell’emisfero (dove è autunno) temperature molto superiori alla media sono state rilevate anche in Argentina e nei paesi limitrofi, in gran parte dell’Australia e nell’Antartide. Molto più freddo della media invece nel Nord America occidentale e centrale.

PIOGGE: per quanto riguarda la piovosità è stato rilevato che un andamento più piovoso della media sul nord Europa e in Turchia. Condizioni invece più secche della media sulla penisola iberica, dove le condizioni sono state favorevoli all’innesco di alcuni incendi, l’arco alpino, nord Italia, l’Europa centrale, i Balcani orientali e la costa nord-occidentale del Mar Caspio.
Al di fuori dell’Europa, marzo 2023 è stato più piovoso della media su parte degli Stati Uniti, diverse regioni dell’Asia, Corno d’Africa, Nuova Zelanda, Australia settentrionale, parte dell’Africa meridionale e Brasile. In molte regioni le forti precipitazioni hanno provocato inondazioni. È stato più secco della media invece sull’Argentina, che ha subito una siccità molto grave, l’Australia meridionale, l’Africa sudoccidentale e diversi settori dell’Asia.
Fonte completa dati e articolo riassuntivo: Copernicus
Report Luca Angelini
